againandagain degli orsi di berna

Sei stato uno strano bernese, caro Arthur, fragile e sensibile come pochi.
Se tu fossi stato umano, potremmo descriverti come il secondogenito di un fratello eccezionale, del quale hai subito il confronto, frustrante ed ineguagliabile. La tua vita è stata tutto un dimostrare di essere all'altezza, come dire: "Guardate che ci riesco anch'io e sono forse anche migliore".
Non eri bello come tuo fratello, ma eri convinto di esserlo e riuscivi a convincere tutti, giudici compresi. Non eri un capo carismatico, ma non accettavi di essere secondo e ti imponevi con esplicita ritualità, pagandone poi pesantemente le conseguenze perchè eri troppo buono, incapace di reagire e lottare. Eri un narciso e nell'apparire nascondevi le tue insicurezze.
Per chi riusciva a capirti, svelavi un immenso bisogno di affetto, trasformando in tenerezza e vulnerabilità quel tuo comportamento da perenne bullo.
Anche a 8 anni sapevi essere presente e non accettavi che gli acciacchi ti sminuissero agli occhi degli altri.
La tua malattia è stata inaspettata, feroce e rapida: nove giorni tra cliniche ed ambulatori, autostrade ed alberghi, per arrenderci impotenti senza aver trovato nè reale causa nè tantomeno adeguata terapia.
Anche in questo, caro Arthur, hai voluto dimostrare di essere più bravo di Bernie.
in memoriam